Guidare un’azienda non è facile.
Tutto inizia dall’entusiasmo di un’idea da realizzare, ma senza gli strumenti giusti arrivare lontano è difficile.
Non è un caso se, in Italia, fallisce circa il 90% delle startup. Ma moltissime sono anche le imprese che, pur con qualche anno in più di esperienza, sono costrette a chiudere a distanza di tempo. Oppure, semplicemente, si ritrovano ferme in un limbo che impedisce loro di fare il salto di qualità.
Problemi di cassa, un marketing non strutturato, debiti che si accumulano e frenano lo sviluppo del business… sono tante le decisioni che ogni giorno un imprenditore è tenuto a prendere.
Cosa blocca la maggior parte di loro? La mancanza di consapevolezza dei numeri della propria attività! E senza quelli, di conseguenza, è impossibile conoscere i metodi per capire se percorrere la strada A o la strada B.
L’imprenditore DEVE avere per forza delle basi di finanza, che gli consentano di analizzare la propria attività in maniera obiettiva, senza sentimenti e distorsioni soggettive. Purtroppo, però, sono in pochissimi ad avere queste basi (con i risultati che abbiamo visto prima…).
Tanto è sempre colpa di qualcun altro, o della “crisi del settore”, che fa sempre comodo. Scuse che nascondono la realtà dei fatti.
Molti si rivolgono al commercialista, figura certamente fondamentale per l’azienda, ma non quella titolata a prendere le decisioni.
I numeri vanno letti, interpretati e governati dagli imprenditori stessi. E solo da loro.
Fatturare è ben diverso da guadagnare.
Fatturare significa vendere beni o servizi ai clienti.
Guadagnare vuol dire fare in modo che rimangano soldi dopo aver pagato tutto.
Una differenza enorme!
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