Una start-up innovativa è una particolare forma di società di capitali prevista nell’ordinamento italiano per favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, la nuova imprenditorialità e l’occupazione in particolare giovanile al pari di altri paesi europei ed extraeuropei.
I requisiti per diventare start-up innovativa sono cinque.
- Essere costituiti da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda. Ciò significa che dopo 5 anni non si è più una startup innovativa. Si potrà diventare una PMI innovativa.
- I ricavi annui non devono essere superiori a 5 milioni di euro.
- Non distribuire e non aver distribuito utili.
- Non nascere da fusione, scissioneo a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.
- L’oggetto sociale deve essere esclusivamente o prevalentemente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Accanto a questi 5 requisiti vi sono ulteriori 3 elementi. Almeno uno di questi tre deve necessariamente essere soddisfatto.
– le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa.
Da questa categoria di spese, sono escluse quelle per l’acquisto e la locazione di beni immobili mentre sono da considerarsi tali le spese legate allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quelle relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti, le spese legali sulla proprietà intellettuale.
– Il team è formato per almeno 1/3 da dottori di ricerca o dottorandi di università italiane o straniere, oppure laureati che, da almeno tre anni, sono impegnati in attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati con sede in Italia o all’estero; oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori che hanno conseguito una laurea magistrale. Il conteggio è per teste: sarà necessario contare quante persone sono lavoranti all’interno della società e calcolarne i 2/3.
– È titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare dei diritti relativi ad un “programma per elaboratore originario” (software) registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore (SIAE), che siano direttamente connessi all’oggetto sociale e all’attività d’impresa.